
Non abbiamo voglia di festeggiare in questi giorni. Per niente. Giorno dopo giorno siamo inondati di storie di violenza umana inimmaginabile. Dobbiamo porre fine alle guerre. Sì, ma abbiamo la memoria corta. E dimentichiamo presto che in una guerra nessuno vince e tutti soffrono. Sappiamo tutti che queste righe non dicono nulla di nuovo e sono solo una sorta di pio desiderio. Inutile. È questa inutilità delle nostre parole paffute che mi esaspera.
Papa Francesco parla della “frammentazione e disunità” che segnano i nostri tempi. Ci invita a rafforzare i nostri cuori affinché siano strumenti della misericordia di Dio. Sebbene questa misericordia sia un dono del cielo – gratuito per tutti – non possiamo evitare di impegnarci per attuarla. Ed è qui che vediamo una crepa. Una grande ferita che ci fa molto male. Riteniamo che tutti i nostri sforzi non siano all’altezza. Ci sentiamo impotenti. Siamo profondamente sfidati dai nostri stessi fallimenti. Lasciamo che la luce del Natale penetri nel nostro essere attraverso le nostre fessure.
Possa questo periodo natalizio essere per noi un momento di nuovi inizi. Guardiamo al futuro con la speranza che, anche con i nostri mezzi limitati, possiamo far accadere le cose intorno a noi.
Buon Natale e felice anno nuovo 2024.
fr. Benny Vincent, OFM Cap
Ministro provinciale
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